Cominciate col fare il necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.
CARCERE
<<Ero in carcere e siete venuti a trovarmi>> (Mt 25,36)
La Casa Circondariale Villa Andreino di La Spezia ospita attualmente 212 detenuti, suddivisi in 4 piani e 7 sezioni, a seconda del grado di disagio e pericolosità.
Nel carcere, oltre al personale di polizia penitenziaria, agli educatori, agli assistenti volontari in rappresentanza di uffici o istituti di appartenenza (Caritas) prestano servizio anche semplici volontari con vocazione spontanea.
Questi accolgono il detenuto <<facendogli spazio nel proprio tempo, nelle proprie amicizie e nella propria città>>.
Senza nulla togliere ad altri tipi di volontariato, quello del carcere, in modo particolare per quanto riguarda i colloqui, se svolto in modo giusto permette al volontario di mettersi sullo stesso piano del detenuto e rivedere la propria vita alla luce del racconto della vita dell’altro. Permette innanzitutto di riscoprire il bene prezioso della libertà, l’allontanamento dal giudizio e dalla stampa che dipinge le persone come mostri.
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Permette di scoprire che i carcerati non sono una categoria, ma persone, ognuna col proprio volto e la propria storia intessuta e segnata da carenza o assenza di affetti. Segnata da povertà di ogni tipo, da violenza, drammi famigliari. In altre parole è un tipo di servizio che può far ‘crescere’ molto anche chi lo compie.